Yoga della risata
Yoga della risata: ride, rido, rida
Naturale o stimolata, la risata è quanto di più divertente e sorprendente possa esserci.
Nata per caso, la disciplina si pone come valido alleato per combattere ansia e depressione.
Che cos’è lo Yoga della Risata
Lo Yoga della Risata è una pratica unica che combina la risata incondizionata con la respirazione yogica (Pranayama). Tutti possono ridere senza bisogno di comicità, barzellette o commedie. La risata, all’inizio, viene simulata come se si trattasse di un esercizio fisico, mentre si mantiene il contatto visivo con gli altri nel gruppo e si incoraggia la giocosità. Nella maggior parte dei casi, questo porta presto a una risata naturale e contagiosa.
La scienza ha dimostrato che il corpo non distingue tra risata finta e risata vera. Lo Yoga della Risata è la sola tecnica che consente agli adulti di produrre una risata potente e prolungata senza bisogno di coinvolgere le abilità cognitive. Letteralmente ignora il sistema intellettuale che normalmente agisce come un freno alla risata naturale.
Le sessioni hanno inizio con tecniche dolci di riscaldamento che includono esercizi di stretching, battere le mani, cantare e muovere il corpo. Ciò aiuta a sciogliere le inibizioni e a sviluppare sentimenti di giocosità. Gli esercizi di respirazione si usano per preparare i polmoni alla risata, e poi arrivano gli esercizi che stimolano la risata e comprendono tecniche teatrali e di visualizzazione, combinate con la giocosità. Questi esercizi, quando si combinano con la forte dinamica sociale del gruppo, portano a una lunga e forte risata incondizionata. Gli esercizi che stimolano la risata sono intervallati da esercizi di respirazione. Scientificamente è stato dimostrato che 20 minuti di risate sono sufficienti per sviluppare benefici fisiologici consistenti.
Meditazione della risata
Una sessione può terminare con la “Meditazione della Risata”, che incoraggia la risata destrutturata, dove i partecipanti sono seduti o sdraiati al suolo e lasciano che la risata naturale sgorghi dall’interno come una fontana. Questa è un’esperienza potente che spesso porta alla catarsi emotiva, al rilascio delle emozioni e a un senso di gioia che può durare per diversi giorni. Fanno seguito, solitamente, esercizi di rilassamento guidato.
La meditazione della risata, a detta degli operatori olistici che la praticano con cognizione di causa e creando classi di diverse persone con estrazioni sociali differenti, dimostra che molto spesso, non è la musica o il silenzio assoluto a rappresentare il clima perfetto.
Talvolta è l’obiettivo a rappresentare il punto focale attorno al quale far ruotare le forze e le energie, in questo modo si può raggiungere un risultato soddisfacente seppur ci si allontana rispetto a quanto si pratica solitamente.
Lo yoga della risata può sembrare una pratica bizzarra, e questa è stata l’idea di chi l’ha testata, appurata e dimostrata, eppure riesce a stimolare diverse funzioni basiche del nostro corpo che contribuiscono in maniera importante al benessere psico fisico.
Perché si chiama Yoga della Risata: L’elemento Yoga
La parola “Yoga” viene dalla radice sanscrita ‘Yuj’ che significa unione, integrazione e armonia. Significa prendere in mano la propria vita, unendo tutti gli aspetti, armonizzando corpo e mente, spirito e società.
La prima ragione per cui il Dr. Kataria diede a questa tecnica il nome “Yoga della Risata” fu perché comprendeva esercizi di Pranayama: questa tecnica ha un effetto potente e immediato sulla fisiologia ed è stata usata da oltre 4000 anni per influenzare corpo, mente ed emozioni.
Secondo la filosofia yoga, siamo vivi perché l’energia cosmica dell’universo scorre nel nostro corpo attraverso il respiro che è l’Energia Vitale o “Prana”. L’intima essenza della vita è il respiro.
A causa dello stress e delle emozioni negative, il nostro respiro si fa irregolare e superficiale, influenzando così il flusso del Prana nel corpo.
Da un punto di vista medico, il componente più importante del respiro è l’ossigeno. Il Dr. Otto Warburg, Presidente dell’Institute of Cell Physiology nonché vincitore del Premio Nobel, parlò così dell’importanza dell’ossigeno:
“Le tecniche di respirazione profonda fanno aumentare la quantità di ossigeno che
arriva alle cellule e costituiscono il fattore più importante per vivere una vita piena
di energia e libera dalle malattie. Quando le cellule ricevono abbastanza ossigeno, il
cancro non si manifesta.”
Yoga della risata. Espira, insipira
La principale caratteristica del Pranayama è che l’espirazione dura più a lungo della inspirazione. In questo modo, i polmoni si liberano dall’aria residua che viene sostituita da aria fresca, con un più alto tasso di ossigeno. Una normale inspirazione riempie solo il 25% della nostra capacità polmonare totale (volume di marea). Il restante 75% (volume residuo) resta pieno di aria stagnante. La respirazione si fa più superficiale quando siamo sotto stress. Per mantenere sani i nostri polmoni e per fornire abbastanza ossigeno al nostro corpo, in modo da raggiungere il picco di performance, abbiamo bisogno di prendere respiri più profondi e di togliere quell’aria stagnante dai polmoni.
Il segreto della respirazione profonda sta nel fatto che l’espirazione dovrebbe essere più lunga dell’inspirazione. Ciò aiuta a sbarazzarsi dell’aria residua nei polmoni, che contiene più anidride carbonica. Nelle tecniche di respirazione yoga, si insegna a espirare più a lungo contraendo i muscoli addominali, cosa che non è semplicissima. Immagina quale potrebbe essere il metodo più facile per espirare più a lungo. Basta ridere. La risata è il metodo più rapido e semplice per espirare più a lungo e ripulire i polmoni. Perciò, la respirazione profonda non ha a che fare con l’inspirazione; riguarda piuttosto l’espirazione.
Allena il diaframma.
La maggior parte degli esercizi di risate e di respirazione yogica sono ideati per stimolare il movimento del diaframma e i muscoli addominali, che, a loro volta, attivano il sistema parasimpatico (la parte calmante del sistema nervoso autonomo). Questo è opposto al sistema simpatico o sistema di eccitazione dello stress, che può essere disattivato semplicemente imparando a muovere il diaframma.
Due terzi della respirazione avvengono per effetto del movimento diaframmatico, mentre un terzo viene dai muscoli intercostali e altri muscoli del torace ma, a causa dello stress, noi smettiamo di usare il diaframma, rendendo il nostro respiro più superficiale e limitato ai muscoli del petto. Ciò porta all’accumulo di anidride carbonica, che può attivare il sistema di eccitazione dello stress. Lo Yoga della Risata si concentra sull’allenamento del diaframma per il respiro e la risata, favorendo l’uso dei muscoli addominali. Ciò è molto in sintonia con i principi dello yoga.
Questione di connessioni
Poiché lo scopo dello yoga è connettersi attraverso la risata incondizionata, i membri del gruppo si connettono gli uni con gli altri rapidamente, indipendentemente dalla nazione o dalla cultura di appartenenza, da quale lingua parlino o da come vivano. Lo Yoga della Risata promuove una forte unione tra coloro che ridono insieme, creando un legame quasi familiare, offrendo un tipo di interazione sociale che è essenziale per la felicità. L’obiettivo dello Yoga della Risata è connettere le persone l’una all’altra al livello del cuore, senza giudizio, e questo è l’autentico significato dello Yoga.
Yoga della risata e obiettivo
Lo Yoga della Risata va oltre il puro ridere. Con la pratica regolare, si sviluppa un atteggiamento mentale positivo che aiuta la gente ad attraversare le avversità o i momenti in cui è proprio difficile ridere fisicamente. Lo spirito interiore della risata è la nostra capacità di mantenerci vitali e positivi nonostante gli accadimenti. Lo Yoga della Risata può migliorare
la salute fisica, rilasciare i pensieri e le emozioni negative, aiutare a entrare in contatto con la natura spirituale. Aiuta anche a sviluppare un atteggiamento di perdono, generosità, compassione e aiuto mentre si cerca attivamente la felicità degli altri.
Lo Yoga della Risata spesso porta cambiamenti inaspettati che sono:
- Un cambiamento dallo stato mentale “voglio/prendo/sono egoista” allo stato mentale “amo/mi prendo cura/dono”, con un aumento dell’empatia e della compassione tra i membri del gruppo e verso gli altri, in generale.
- Fornisce la capacità di ridere per cose che, un tempo, ci avrebbero solo causato stress o rabbia, con un nuovo senso di perdono. Se sei felice e le persone intorno a te non lo sono, queste non ti permetteranno di rimanere felice. Una parte della filosofia dello Yoga della Risata consiste nell’essere consapevoli di portare felicità a chi sta intorno a noi: ciò è essenziale per rimanere felici. Il modo migliore per rendere gli altri felici è dato dall’insieme dell’apprezzamento e del perdono.
- Lo spirito interiore della risata promuove i concetti di “apprezzamento” e “perdono” come strumenti efficaci per connettersi agli altri e per aiutarli a stare meglio, aumentandone la felicità. Insieme, questi principi possono fornire un’esperienza importante, in grado di cambiare la vita.
Una volta che impari a giocare, ridere è il risultato naturale. Quando impari a indurre la risata nel corpo, la mente lo segue a ruota. Il modello fisico della risata è facile da praticare per la maggior parte delle persone, che si sentono sollevate per il fatto di non dover subire la pressione di doversi identificare con la parte mentale della comicità.
Ridi, nonostante tutto
Lo Yoga della Risata fa una netta distinzione tra felicità e gioia. La felicità è una risposta
condizionata. Dipende dalla soddisfazione di alcuni desideri della mente ed è collegata agli accadimenti nel passato e nel futuro, difficilmente ha a che fare con il presente.
Ricordi per quanto tempo sei stato felice dopo aver ottenuto quel diploma, quell’auto, quel posto di lavoro o quella nuova casa per cui avevi lavorato così duramente?
Purtroppo, il fatto è che, anche quando le condizioni sono soddisfatte, la felicità spesso vola via in fretta, sostituita da nuove condizioni, nuovi traguardi, sempre più ambiziosi.
Viceversa, la gioia è un impegno incondizionato a essere felici nel momento e a divertirsi nonostante i problemi della vita. La gioia è facilmente innescata da attività gioiose come ridere, danzare, cantare e giocare. E’ un fenomeno puramente fisico, mentre la felicità è un concetto mentale.
Quando sei gioioso, sperimenti cambiamenti fisiologici e biochimici. La generazione di buoni sentimenti e un senso di benessere cambiano il tuo modo di guardare alla vita. Lo Yoga della Risata implica l’imparare a essere gioiosi e puoi navigare attraverso la felicità in un modo diverso.
Fai finta, finché non lo fai per davvero
Un antico adagio recita così: “Se non sei felice, comportati come se lo fossi e lo diventerai.” C’è una grande saggezza alla base di queste parole: “recitare la felicità”. La ricerca medica mostra che, se si finge di ridere o ci si atteggia a persone felici, il corpo produce la chimica della felicità.
Secondo i principi della Programmazione Neurolinguistica (PNL) c’è ben poca differenza tra il pensare a qualcosa e realizzarla. Quindi, non importa quale sia la fonte della risata, essa induce sempre gli stessi cambiamenti fisiologici nell’organismo. Molti attori, in tutto il mondo, hanno sperimentato l’effetto del simulare le emozioni. Spesso si sentono poco bene dopo aver interpretato un ruolo triste e depresso, il che indica chiaramente come il recitare la tristezza faccia male, mentre recitare la felicità faccia bene alla salute.
Coltivare la giocosità tipica dell’infanzia
La risata non riguarda solamente il ridere. Implica il coltivare la giocosità dei bambini. Una volta che impari a giocare, non devi per forza ridere. La risata diventa il risultato naturale del tuo bambino interiore giocoso. Se vuoi sbarazzarti della tua dipendenza dalle battute umoristiche e vuoi continuare a ridere, semplicemente diventa simile a un bambino. Anche se ridere in gruppo costituisce sicuramente uno stimolo, un comportamento infantile da parte di un adulto aiuta a superare le inibizioni.
Robert Holden, nel suo libro “Ridere, la miglior medicina” dice: ‘‘Ogni bambino nasce con molto potenziale creativo per ridere, divertirsi, giocare, essere felice e amare. Ogni limitazione a qualunque di queste azioni ha un effetto avverso sulla crescita del bambino e sul suo sviluppo.
“Chiunque cresca con il bambino interiore troverà salute, armonia e felicità. Perciò, invece di crescere escludendo il bambino che c’è in noi, dovremmo piuttosto crescere insieme a lui.’’
Da adulti, in pochissimi riusciamo a mantenere la capacità di stupirci che hanno i bambini.
Addestra corpo e mente a ridere
Sapevi che è possibile imparare a ridere?
Il corpo e la mente possono essere addestrati a ridere secondo la nostra volontà. Un po’ come imparare ad andare in bicicletta. Si usa la memoria muscolare: una volta imparato, non si scorda più.
La teoria della PNL indica chiaramente che, ripetendo un qualunque comportamento del corpo per un periodo di tempo, la mente comincia a generare una risposta prevedibile. Il corpo impara a produrre una reazione automatica, simile a quella che si ha colpendo il ginocchio, senza bisogno di coinvolgere la parte razionale del cervello nel processo del pensiero. Questo fenomeno si chiama “condizionamento”.
Gli esperimenti del medico russo Pavlov, effettuati sui cani, sono un esempio classico di questo condizionamento. Ogni volta che il medico dava da mangiare agli animali, accompagnava questo gesto con il suono di un campanello. Dopo molti giorni in cui lo stesso processo venne ripetuto, cessò di dare il cibo e si limitò a suonare il campanello.
Trovò che il semplice suono del campanello, anche in assenza di cibo, induceva la
salivazione e la produzione di succo gastrico. Il corpo dei cani aveva sviluppato una
associazione tra il suono, una esperienza fisica sensoriale, e il cibo.
In modo analogo, anche il cervello umano può essere condizionato. Con la ripetizione degli esercizi, il corpo inizia a reagire prima che la mente conscia possa razionalizzare e pensare. Per tutta la vita, siamo condizionati in senso negativo e positivo.
Con il tempo, i partecipanti ai Club si condizionano a essere gioiosi attraverso l’esperienza fisica del praticare Yoga della Risata. Battere le mani secondo un ritmo, cantare “ho ho ha ha” tutti insieme, e fare affermazioni positive come “molto bene, molto bene, yay!” sono alcuni esempi di espressioni di gioia che si praticano ripetutamente nei Club della Risata. Con lo Yoga della Risata, il cervello sviluppa nuove connessioni neuronali, in grado di produrre la chimica della felicità nell’organismo. Queste reazioni possono essere innescate semplicemente con gli esercizi, e compiendo determinate azioni, capaci di portare la mente a sperimentare un sentimento di gioia, non importa per quale motivo.
Anna Leo