La Guarigione karmica

La Guarigione Karmica e il qui e ora

Cosa è?

Guarigione karmica

Il karma in ogni suo aspetto. Risolve, asseconda e talvolta stravolge. Ecco come l’operatore olistico interviene per ristabilire un equilibrio mirato al vivere bene il qui e ora.

Cosa è il karma?

Karma: è importante capire cosa realmente significa questa parola prima di addentrarci nel capire cosa significa  “guarigione karmica”, perché molto spesso è stata  utilizzata in maniera inappropriata e semplicistica,  specialmente in occidente. Senza la comprensione  profonda di cosa è il karma non possiamo utilizzarlo quindi  come potente strumento e alleato nel nostro percorso  spirituale. 

Karma è una parola sanscrita che significa azione, che  implica il concetto di causa ed effetto, non il destino scritto  nella pietra e impossibile da cambiare. Il karma ci dice  chiaramente che sono le nostre azioni a produrre una  reazione, puntando sul nostro empowerment.  

I diversi tipi di karma

Importante focalizzarsi poi sui vari tipi di Karma, in maniera tale da addentrarsi meglio nel tema della  guarigione karmica. Ricordo che il concetto di karma è  presente in tantissime altre culture e religioni, come il  buddismo, il taoismo e il jainismo, ma quello a cui  principalmente ci si riferisce in occidente con le pratiche  olistiche è quello di origine induista, per cui cerchiamo di  comprenderne almeno le basi. 

Secondo l’induismo ci sono tre tipi di karma:  

  • Sanchita, che è il karma che ci portiamo dalle vite passate,  può indicare il totale del debito che ci portiamo dalle vite  passate e che andranno smaltite nelle vite future.
  • Praarabdha: che è la porzione di Sanchita che siamo  chiamati a risolvere in questa vita, per non ritrovarcela poi  nelle future, possiamo definirlo come l’eco che proviene  dalle vite precedenti e che dobbiamo ascoltare. Kriyamana/Agami: sono le azioni presenti, quelle che si  producono durante questa vita e che decidono i debiti  futuri che finiranno nel Sanchita. 
  • Pitra Dosh, che secondo l’astrologia vedica  è il debito che ci portiamo dai nostri antenati, questo è un  concetto presente in tantissime altre culture, la guarigione dei debiti e traumi ancestrali, attraverso un lavoro a stretto contatto con i nostri antenati, preghiere, offerte, rituali, ma soprattutto azioni che possano smaltire quanto ci è stato tramandato, liberando noi stessi e i nostri antenati da quello stesso debito. 

Ora che abbiamo compreso meglio le basi da cui partire  non ci resta che entrare nel vivo del discorso che ci  interessa: La guarigione Karmica. 

Come capire il debito karmico

Per capire come procedere a una guarigione  karmica bisogna comprendere quali sono i debiti che  abbiamo in questa vita. Il primo modo per comprenderlo è  accessibile a chiunque, senza troppa difficoltà e/o  preparazione specifica: l’auto osservazione. 

  • Quali sono i  problemi ricorrenti nella nostra vita? 
  • Le situazioni e i campi  in cui abbiamo più difficoltà? 
  • Paure inspiegabili, fobie  specifiche senza che ci sia una reale connessione con  traumi specifici di questa vita? 
  • Ci sono sfide e condizioni di  vita ripetitive molto simili alle storie dei nostri antenati? 

Questi sono alcuni esempi di domande che potrebbero  mostrarci il nostro debito karmico, usando solo la  conoscenza di noi stessi e del nostro percorso. Possiamo poi utilizzare metodi alternativi, ad esempio  l’astrologia vedica o karmica. Strumento utilissimo per  mostrarci con esattezza il Praarabdha, il Pitra Dosh e come  sfruttare al meglio l’Agami, lasciando libero spazio alla 

nostra creatività per farlo. 

Un altro metodo utile per comprendere i nostri debiti sono i registri akashici, grazie all’aiuto del nostro team spirituale, possiamo infatti portare alla luce in maniera anche molto  precisa i nostri debiti karmici, i voti che ci portiamo dalle  vite precedenti, i nodi da sciogliere e via dicendo. 

Come funziona la guarigione karmica?

Vediamo qualche modo per farlo: 

Per prima cosa, evitare di ripetere i propri pattern  disfunzionali: Intanto comprendendo da dove arrivano, è un debito karmico? Uno ancestrale? 

Poniamo un esempio:  sono una persona che si sacrifica costantemente per gli altri, lasciando che i bisogni altrui vengano sempre prima  dei miei, possiamo a questo punto andare a scavare nelle  vite precedenti o dei nostri antenati, molto probabilmente  ci saranno delle vite che hanno costretto te o i tuoi antenati a sacrificarsi per gli altri (figli, compagni, autorità e via  dicendo) e/o al contrario vite in cui la propria autorità e  posizione è stata utilizzata per opprimere persone o  animali. 

Confermato questo (e qui possono tornare utili l’astrologia  karmica e i registri akashici) i metodi per guarire sono  molti, ma tutti frutto dell’azione personale: riuscire a tagliare dalla propria vita tutte le persone  tossiche che si approfittano della nostra generosità e  utilizzare la nostra energia solo per cose che fanno bene a  noi stessi e gli altri, ma senza che questo ci faccia sentire  oppressi (ad esempio il volontariato).  

Altro esempio interessante e di cui abbiamo sentito tutti  parlare, il concetto della pecora nera della famiglia, ogni  volta che decidiamo di cambiare lo schema messo in atto dai nostri familiari e decidiamo di distaccarci da quello schema per cercare la nostra libertà e la nostra felicità stiamo molto probabilmente guarendo il nostro trauma  ancestrale, per fare in modo che anche chi arriverà dopo di  noi si troverà a potersi esprimere nella piena libertà e per il

suo massimo bene. Anche qui, un esempio molto semplice.  In questo periodo storico e a queste latitudini, ci troviamo  finalmente a poter vivere, anche se con difficoltà e ancora  troppa disparità, il nostro orientamento sessuale e  espressione di genere più liberamente rispetto al passato, questo porta automaticamente a guarire il karma di chi è  arrivato prima di noi e ha dovuto vivere nascosto, o  perseguitato, guarendo automaticamente anche il Sanchita che abbiamo creato nelle nostre vite precedenti rispetto a  questioni simili. 

Quali strumenti si usano per la guarigione karmica?

Esistono molteplici strumenti che offrono la guarigione karmica, nell’ambito del benessere olistico si tende ad utilizzare l’astrologia vedica e karmica poiché offrono una fotografia  esatta di quello che c’è da guarire in questa vita e in che  modo farlo. Quando si parla di questo le persone si  immaginano sempre qualcosa di molto complicato, ma non  è così. 

Guarigione karmica

Le azioni suggerite sono sempre molto semplici e in  linea con la massima realizzazione di se stessi, mettendo il  proprio benessere al centro, per meglio raggiungere lo  scopo di questa vita. Personalmente amo molto questo  modo, perché lascia ampia libertà di azione e creatività al  consultante, che viene reso consapevole di poter  riprendere il proprio potere personale, agendo attivamente  per la guarigione karmica. 

Guarigione akashica

La guarigione akashica: qui il lettore si fa guidare dal team  spirituale del consultante, possono essere inviate guarigioni per sciogliere voti del passato, per favorire il dissolvimento  del Praarabdha, ma ricordiamoci che proprio per quello che 

ci siamo detti sopra, è poi la persona stessa, con le sue  azioni, a guarire definitivamente il proprio debito. Se il  team spirituale accetta la guarigione (si, potrebbe anche  decidere che non siete pronti) lo fa perché si aspetta che  voi siate in grado poi con le vostre azioni di guarire  definitivamente e dissolvere quel debito. Quindi anche in  questo modo Akasha ci aiuta principalmente a trovare la  forza e il coraggio per fare avvenire il cambiamento che  porterà poi, grazie alle nostre scelte, a poter poi a  dissolvere parte dei tuoi debiti karmici.

Karma e profondità

Il processo di guarigione karmica è frutto di tanto lavoro, costante ricerca e soprattutto consapevolezza che  siamo noi stessi, spesso, a poter decidere come guarire quel pezzo per il nostro bene superiore e per fare in modo che nelle nostre vite future e le linee ancestrali successive alle nostre, possano non doversi ritrovare a fare i conti con i problemi che stiamo sperimentando in questa vita. 

Guarigione karmica come strumento

Serve ricordare che tutto ciò che riguarda traumi e blocchi emotivi  difficili da elaborare vanno affrontati con un percorso di  psicoterapia, il lavoro spirituale e olistico non può per  nessuna ragione sostituirsi ai metodi riconosciuti, anzi  rischia solo di creare ulteriori disagi e blocchi, peggiorando  la situazione. Una volta elaborato il proprio vissuto e con  una ritrovata stabilità a livello emotivo, possiamo affiancare pratiche olistiche al nostro percorso di guarigione, ma non  sostituirle (dubitare sempre di chi sostiene il contrario). 

Buona ricerca e buona guarigione.

 

A chi ti puoi rivolgere per una Sessione di Guarigione Karmica attraverso una lettura degli Registri Akaschici o atrologia Karmica?

Astrologia Karmica, Astrologia, Registri akashici, Meditazione, Tarocchi 

NYX

Il magico significato del numero 11

Il magico significato del numero 11 

Il numero 11 è collegato agli Angeli e alla Forza, ecco il suo significato

Perché il numero 11?

Abbiamo pensato in  quale data fissare la serie di incontri, e ci siamo resi conto che era perfetto decidere per il giorno 11 di ogni mese.

Perché questa data? Perché il numero 11 ha diversi significati, e tutti emblematici per il nostro intento.

L’11 è considerato come la via della maturità spirituale e della conoscenza oltre il limite della comprensione umana, è associato a una forte intuizione e una grande apertura mentale. 

Inoltre, è caratterizzato da forte idealismo e spiccata visione d’insieme: considerato nell’esoterismo e nella magia in genere il primo numero Maestro, essendo il primo numero di una decade numerica nuova (10 + 1).

In linea generale sta a significare un forte cambiamento a fronte di una grande Forza.

Il numero 11 e gli Angeli

Nei tarocchi degli Angeli e degli Arcangeli,  l’arcano maggiore numero 11 corrisponde a LA FORZA, e il delicato messaggio della carta è:

“Questa carta viene a te perché hai bisogno di sapere che sei più forte di quanto credi.
Puoi gestire la situazione in cui ti trovi. Tuttavia, invece di tirare fuori le unghie, faresti meglio ad avere un approccio compassionevole, gentile e buono.
La forza che questa situazione richiede proviene dalla dolcezza del proprio centro spirituale.
Forza ed efficacia aumentano, se credi in te stesso e nella tua capacità di crescere grazie alle esperienze che la vita ti riserva. Considera le difficoltà come occasioni per imparare e utilizza le tue conoscenze e il tuo tocco magico.”
 

L’arcangelo Ariel

Alla carta n.11 è associato l’ARCANGELO ARIEL, noto per proteggere gli animali, l’ambiente

 e coloro che vogliono salvaguardare il Mondo, il suo nome infatti, significa Leonessa di Dio e può ispirare grande coraggio nei cuori di chi lo invoca.

Invoca Ariel per avere Forza e sostegno: se sei preoccupato per i ostacoli finanziari, se ti senti disperato. se provi una mancanza di sicurezza in te stesso, ti aiuterà ad entrare in contatto con la Tua Forza interiore.

La guida degli Angeli e il numero 11

Gli Angeli , se cerchi il loro aiuto, ti rispondono regolarmente e spesso intervengono direttamente.

La loro guida divina ci indirizza verso direzioni sane e positive e può giungere a noi sotto forme svariate e diverse, idee brillanti, visioni, sogni o addirittura segni.

I segni comprendono tutto ciò che vediamo o udiamo di importante, che in qualche modo risponde alle nostre domande e alle nostre necessità.

Uno dei segni più comuni, che gli Angeli ci inviano sono le sequenze numeriche. 

Infatti, i numeri sono tra i principali strumenti usati dalle creature di luce nella comunicazione.

Doreen Virtue,  la massima esperta mondiale di Angeli, ha meditato su un elenco di numeri da 0 a 999.
Gli Angeli le hanno offerto la chiave per comprendere il senso delle vibrazioni di ciascun numero e il significato complessivo dei gruppi numerici.

Essi desiderano che noi comprendiamo a fondo i loro messaggi, spesso trasmessi tramite le sequenze numeriche.

Numero 11: Il significato

Il numero 11 ha un significato di buon auspicio:

“Mantieni sempre un atteggiamento positivo! i tuoi pensieri si manifesteranno rapidamente, quindi, se vuoi assicurarti esiti positivi, concentrati solo sul bene che è dentro di te, negli altri, nella situazione attuale.”

 

In così poche righe, c’è l’essenza dell’affidarsi, fidarsi di se stessi delle proprie scelte.
Da quel sentire il nostro Cuore e da lui farci guidare, e di aver voglia di intraprendere un percorso per se stessi entrando fra noi tutti in una connessione di intenti e sinergia.

 

Lasciati cullare dalla magia di un trattamento di Reiki, di una dolce carezza per il tuo animo che ti potrà avvicinare sempre di più al tuo più profondo Sé.

 

Chakra e cristalli: Ecco come ripulire e riequilibrare

I Chakra e i Cristalli

sono connessi dall’energia dell’Universo. Coesione, condivisione ed equilibrio, ecco come ottenere risultati e assaporare il benessere olistico.

Quanti sono i Chakra?

Prima di approfondire nel dettaglio il metodo, serve fare un passo indietro.

Nel corpo esistono numerosi chakra, sono oltre 50 i punti energetici. 

La tendenza di considerarne solo alcuni è data dall’essere i punti più grandi e influenti in fatto di energia, poiché ognuno di loro ricopre un ruolo specifico.

 

Ogni Chakra è connessa 

ad una sfera della vita: carriera, soldi, casa, relazioni, bisogni, abitudini, desideri, futuro. intenti  e obiettivi.

I Chakra assumono nel benessere olistico diverse sfumature di colori che, talvolta si ricollegano all’aura.
Le colorazioni virano da un rosso intenso sino a creare un arcobaleno di colori che si conclude con il blu. 

Ogni colore ha le proprie caratteristiche e legame con il Chakra di riferimento.

 

Chakra bloccato. Come si capisce? 

Nell’ambito del benessere olistico ci sono molti strumenti che permettono di capire se un Chakra è bloccato: Reiki, Ayurveda, meditazione e test kinesiologico sono alcuni esempi.

Oltre ai trattamenti olistici professionali si può procedere con un auto trattamento, talvolta basta ascoltare i segnali che il corpo ci manda e, se allenati ad osservare i segni degli extra sensi, il raggiungimento dell’obiettivo come lo sblocco dei Chakra diventa davvero molto semplice.

Un blocco emotivo, un dolore fastidioso, affrontare il problema unendo strumenti come lo sblocco dei Chakra può essere un punto di svolta.

Ecco perché è importante prestare attenzione alle emozioni e sensazioni interiori.

L’eccesso di una qualsiasi cosa è sempre un errore: le preoccupazioni per la nostra situazione economica o un bisogno estremo di possedere beni materiali sono sinonimo di  squilibrio del chakra radice,l’ansia da prestazione come il dover affrontare un discorso pubblico indica timore legato all’insicurezza ,terzo chakra.

Ecco che le sensazioni rappresentano un vero e proprio campanello di allarme che, unite alle emozioni possono far emergere blocchi emotivi o eccessi di entusiasmo. Serve equilibrio.

Autotrattamento per riequilibrare i chakra con i cristalli

Gli operatori olistici intervengono con una pratica ben precisa, se si vuole procedere con un autotrattamento si può iniziare con una meditazione profonda e procedere con un bagno di cristalli, scegliendo con cura quali aggiungere all’acqua. 

Oppure si può scegliere di appoggiare il cristallo destinato al Chakra con il blocco percepito e ascoltare musica meditativa dedicata.

In forma di amuleto si può scegliere una o più pietre e cristalli che assecondano e rispondono alle nostre necessità e portarle sempre con sé.

Durante i trattamenti è importante restare concentrati sull’intento, mantenere gli occhi chiusi e visualizzare il Chakra che lentamente ricomincia a girare e riacquisire la colorazione indicata.

Il consiglio è quello di procedere con un auto trattamento a tempi prestabiliti.

 

Chakra e Cristalli: come ripulire e riequilibrare

 

 

Che cosa sono i Chakra?

L’essere umano è un concentrato di energia universale e i Chakra rappresentano i punti energetici ma, cosa sono esattamente?
In sanscrito “Chakra” significa ruota o cerchio, proprio perché sono come dei dischi che, ruotando in senso orario, regolano il nostro flusso di energia.

Ogni Chakra è situato vicino ad una ghiandola endocrina e favorisce il flusso dell’energia vitale e, quando uno o più di uno è bloccato o in disarmonia,  l’energia diminuisce.
Ecco perché ci sentiamo stanchi, spossati, confusi, nervosi, senza forza e motivazione.

Questo è il primo motivo per cui serve prendersi cura del proprio corpo e stato mentale, anche attraverso l’utilizzo di strumenti alternativi proposti dal benessere olistico e ripulire i nostri chakra. 

Esistono molti modi per riequilibrare i Chakra e magari ne conosci già alcuni: qui trovi come ripulire e riequilibrare i chakra con i cristalli.

 

I 7 Chakra sono:

Muladhara

Il primo Chakra o radice, è alla base della colonna

Svadhisthana

Il secondo chakra o sacrale, è posto 10 cm sotto al 3 chakra

Manipura

Il terzo chakra o plesso solare, è dietro all’ombelico

Anahata

Il quarto chakra o del cuore, è nel centro del petto

Vishuddha

Il quinto chakra o della gola, all’altezza del pomo d’adamoTarologia definizione mistica per una maggiore consapevolezza

 

Ajna

Il sesto chakra o terzo occhio, posto fra le sopracciglia

Sahasrara

Il settimo chakra o corona, sul capo

Chakra in squilibrio. Quali sono le cause?

L’essere umano è dunque, un concentrato di energia e vibra ad una determinata frequenza che può influenzare ed essere influenzata dalle altre persone, dagli avvenimenti e dai pensieri. I Chakra irradiano e assorbono energia, di conseguenza quando si vive un periodo con troppi pensieri o emozioni negative, oppure quando si resta ancorati ad una situazione che causa negatività, il risultato sarà uno squilibrio dei Chakra.

Allo stesso modo quando si ha una discussione o, frequentiamo persone negative. la nostra frequenza si abbassa, i Chakra perdono il loro vigore e l’energia vitale diminuisce. 

Quando un Chakra è bloccato non consente all’energia di scorrere e fluire: ci sentiremo instabili e talvolta perderemo anche il contatto con le nostre capacità extrasensoriali.

 

Come sono collegati Chakra e Cristalli?

I Cristalli sono una fonte di energia che fanno parte dell’Universo e affiancano l’essere umano.
Talvolta intesi come amuleti posti a protezione e altre volte invece, considerati veri e propri potenziatori permettono a chi li indossa o possiede di avere uno strumento energetico a disposizione.

I cristalli si muovono nel livello mentale dell’individuo e rafforzano l’intuito permettendo una connessione maggiore con il Sé superiore.

Quali Cristalli per quali Chakra?  

I cristalli sono davvero molti, alcuni si prestano maggiormente alla risoluzione di blocchi legati ad un canale energetico specifico: 

 

1° CHAKRA della radice

Terra

rosso, marrone, bruno e nero

Odore

finanze, carriera, bisogni, sicurezza e casa

diaspro rosso, agata rossa, ematite, onice nera, rubino, corniola rossa, ossidiana nera, ossidiana fiocco di neve e tutte le pietre rosse, marroni e nere.

diaspro rosso, agata rossa, ematite, onice nera, rubino, corniola rossa, ossidiana nera, ossidiana fiocco di neve e tutte le pietre rosse, marroni e nere.

2° CHAKRA sacrale

Acqua

arancione

Sapore

Piacere fisico e sessuale e gioia di vivere

Corniola arancione, agata di fuoco, corniola, opale di fuoco, calcedonio rosso

Arancio amaro, Mirra, sandalo, gelsomino. bergamotto, ylang-ylang

3° CHAKRA del plesso solare

Fuoco

Giallo

Forma

Potere e affermazione personale, sede dell’intuito

Ambra, crisoberillo, calcedonio giallo, occhio di tigre, quarzo citrino, agata gialla, berillo dorato, calcite gialla, pirite.

4° CHAKRA del cuore

Aria

Verde

Tatto

Sede dei sentimenti, dell’Amore e dell’ascolto

Quarzo rosa, avventurina verde, calcedonio rosa, agata verde, agata rosa, amazzonite, calcedonio ramato, crisocolla, crisoprasio, calcite rosa, calcite verde.

5° CHAKRA della gola

Azzurro

Udito

Governa la comunicazione con gli altri e le interazioni sociali

Calcedonio azzurro,lapislazzuli, amazzonite, acquamarina, agata blu, calcite blu, calcedonio blu, crisocolla, celestina, opale, turchese, zaffiro e sodalite.

6° CHAKRA del terzo occhio

Blu

Udito

Potere spirituale, la realtà che va oltre la materia, concentrazione e idee.

Ametista, fluorite, labradorite, moldavite, zircone, zaffiro, opale, sodalite, tanzanite, morganite, ametrino.

7° CHAKRA della corona

Viola

Udito

Collegamento con il Sè superiore, massima espressione della creatività

Cristallo di rocca, ametista, calcite trasparente, diamante, fluorite, labradorite, pietra di luna.

Chakra in equilibrio: cosa sono e a cosa servono

Chakra in equilibrio: significato e utilizzo

Chakra: serve fare chiarezza e approfondire l’argomento, ecco cosa sono, a cosa servono e come influenzano il nostro quotidiano

Cosa sono i chakra 

I Chakra sono dei dischi energetici che incontrano i canali energetici del corpo umano.

I principali punti sono 7 e sono dislocati lungo la colonna vertebrale, ognuno di loro ha un compito ben preciso e funge da centrale energetica per altri piccoli punti energetici dislocati in tutto il corpo.

La prima disciplina a farne buon uso e accenno è la tradizione yogica che sviluppa la propria filosofia verso l’ottenimento di un equilibrio, tradotto significa che un Chakra funzionante è sinonimo di benessere psicofisico, diversamente compaiono fastidi psicosomatici.

La scelta di approfondire l’argomento e ritrovare un equilibrio deve muoversi in aggiunta ad un percorso medico e mai in sostituzione.

Del resto, accomunare il nostro corpo – nel suo complesso – ad una macchina è la metafora perfetta, poiché solo con la giusta benzina e una qualità ideale il tutto si muove alla perfezione, diversamente potrebbero sorgere dei problemi a livello meccanico.

I 7 Chakra in equilibrio: nome e posizione

I Chakra dell’essere umano sono 7, o meglio, questi sono i principali che si occupano di tenere sotto controllo il funzionamento di alcune sfere della vita.

  1. Muladhara, il chakra della radice
  2. Svdhisthana, il chakra sacrale
  3. Manipura, il chakra del plesso solare
  4. Anahata, il chakra del cuore
  5. Vishuddha, il chakra della gola
  6. Ajna, il chakra del terzo occhio
  7. Sahasrara, il chakra della corona

La loro posizione è fissa e rappresenta uno dei pilastri portanti delle discipline che ruotano attorno al benessere olistico.

Energiaolistica.it sceglie di utilizzare i 7 Chakra come logo del proprio essere, proprio perché da qui nasce tutto il vortice energetico che ha offerto la possibilità di creare un luogo in cui condividere l’energia del singolo.

Ogni Chakra si occupa di tenere sotto controllo una determinata area dell’individuo, e, laddove si sviluppi un disequilibrio ecco che riconoscere i segnali è essenziale.
Così da riportare i Chakra in equilibrio e ristabilire il giusto apporto energetico attraverso una delle tante pratiche olistiche.

Chakra della radice o primo chakra

Il primo chakra è situato tra l’ano e l’organo genitale, nella zona del perineo.

Ad esso è associato il colore rosso fiammante, e si occupa della fiducia che riserviamo alla nostra persona, una sorta di punto cardine per la stabilità.

Chakra sacrale o secondo chakra

Il secondo chakra è situato appena sotto l’ombelico.

Ad esso è associato il colore arancione vivace e si occupa di mantenere attiva l’espressione della personalità e la fertilità.

Terzo Chakra o plesso solare

Il terzo chakra è situato sopra l’ombelico nel centro del busto.

Ad esso è associato il colore giallo sole e si occupa della volontà, permette all’individuo di allontanare la tensione del senso di colpa e mantenere intatta la propria sensibilità. Questo chakra è “responsabile” dell’autostima.

Quarto Chakra o chakra del cuore

Il quarto chakra è situato nel petto. 

Ad esso è associato il colore verde prato e si occupa di mantenere intatto tutto ciò che ruota attorno alla capacità di amare, ecco perché è piuttosto famoso! La capacità di percepire amore e di dare nel giusto peso e misura sono elementi che dipendono direttamente da questo chakra, è inoltre, il punto focale attorno al quale ruotano alcune discipline yogiche.

Quinto Chakra o Chakra della gola

Il quinto chakra è situato nella gola.

Ad esso è associato il colore azzurro cielo e si occupa di regolare tutto ciò che riguarda la capacità comunicativa e l’espressione del proprio essere.

Comunicare al meglio significa essere in grado di trasmettere le giuste considerazioni nella modalità corretta.

Sesto Chakra o Chakra del terzo occhio

Il sesto chakra è situato tra le sopracciglia.

Ad esso è associato il colore indaco ed è la culla dell’intuizione e della comprensione.

Questo chakra è inoltre, fondamentale per la pratica della meditazione che spesso si concentra in questa zona del corpo per ottimizzare le Nadi.

Gli obiettivi di vita, i propri valori, il rispetto di ciò che si è e la consapevolezza del proprio Io, sono argomenti che possono svilupparsi e migliorarsi quando il chakra è in equilibrio.

Settimo Chakra o Chakra della corona

Il settimo chakra è situato oltre la testa.

Ad esso è associato il colore viola intenso o bianco luce, il suo compito è quello di raggiungere uno stato sopraelevato e continuare un percorso di crescita e miglioramento.

Il filone che meglio racconta l’importanza del settimo chakra è il buddismo.

I chakra in equilibrio e il fiore di loto

Oltre ai colori e ai cristalli esistono simboli che si legano in maniera perfetta ai Chakra. 

I fiori, nello specifico il fiore di loto diventa l’emblema perfetto per raccontare l’evoluzione dell’essere umano e la trasformazione dell’energia che inizia con il primo chakra posto più in basso per poi raggiungere l’apice con il chakra della corona.

Il primo chakra è rappresentato da un fiore di loto con 4 petali, il secondo ha 6 petali, il terzo 10 petali, il quarto 12 petali, il quinto 16 petali.

Risolte le consapevolezze del proprio Io serve ripartire per costruire il proprio rapporto con il Sé superiore, ecco perché il 6 chakra ha 2 petali, mentre il settimo è rappresentato da un fiore di loto con numerosi petali, simbolo di raggiungimento della perfezione.

Reiki

Reiki. La pratica olistica per il benessere psicofisico

Reiki la pratica olistica dove concentrazione e intento sono i due pilastri portanti, ecco come imparare a gestirli al meglio

 

Reiki cosa è

Il Reiki è una disciplina olistica che permette al corpo e alla mente di ritrovare un equilibrio.

Gli elementi su cui si fonda sono concentrazione e intento, serve esprimere un obiettivo chiaro, preciso e finalizzato per poter raggiungere l’equilibrio energetico.

Gli operatori olistici certificati offrono percorsi mirati che aiutano il soggetto a raggiungere un risultato. 

La pratica olistica del Reiki permette di approfondire strumenti e aprire le porte verso una consapevolezza maggiore, caratterizzata dalle proprie forze e capacità.

Quante volte non ci sentiamo all’altezza? 

Quante volte temiamo di non meritarci un qualcosa? 

Quante volte evitiamo di intraprendere una strada solo per il timore di non farcela?

Il Reiki permette di ritrovare il proprio Io e ristabilire un equilibrio mentale, solo così, focalizzati su noi stessi iniziamo ad intravedere altre prospettive e come per magia scegliamo di intraprendere il percorso.

Oggi mi sento bene.

Ho trovato la soluzione.

Il mio unico limite sono io.

Le affermazioni positive sono uno dei tanti risultati che si raggiungono quando si ricevono trattamenti Reiki.

Reiki. Cosa vuol dire

Il termine Reiki deriva dal giapponese e significa (REI) universale (KI) energia.

L’energia Universale è, dunque, alla base della vita.

Il Reiki nasce ancor prima di qualunque religione, secondo la filosofia nipponica rappresenta l’essenza dell’uomo e si divide dal corpo durante la morte.

Proprio per questo motivo, nei tempi moderni si accomuna il Reiki al puro amore incondizionato, ecco perché quando si ha uno squilibrio energetico si sta così male.

In fatto di energie è importante che si mantengono su livelli medi, poichè un eccesso potrebbe causare eccessiva euforia e un ribassamento causa stati ansiosi e depressivi.

L’energia che si muove con il Reiki è chiamata Prana (Ci) e si occupa di creare la giusta connessione tra mente, corpo e spirito.

Ancora una volta gli elementi che entrano in gioco sono davvero molti, e l’espressione dell’intento unita ad  un’ottima concentrazione, permette di incanalarla nella giusta misura e offrire un nuovo equilibrio.

I principi del Reiki

Il percorso che conduce verso una nuova consapevolezza del proprio Io utilizzando la pratica olistica del Reiki è un perfetto punto di partenza per riportare l’attenzione sul proprio essere.

Troppo spesso sentiamo “Devi essere concentrato sul tuo qui e ora”, ma nella pratica tutto risulta più difficile. 

La meditazione e la respirazione sono i punti di partenza per raggiungere la consapevolezza del dove siamo. 

Talvolta il passato ci tormenta e ci fa vivere ancorati a situazioni che faticano a darci qualcosa di nuovo.

In questa situazione vivere il presente risulta davvero complicato, e l’unica via d’uscita sembra essere l’arrendersi al destino senza cercare di affrontare la situazione e trarre la lezione che l’Universo ci sta inviando.

Il Reiki sceglie di riportare il focus sul presente e sul fatto di provare a costruire un domani migliore partendo dal miglioramento del nostro essere presente.

La pratica si sviluppa in diverse fasi, per prima cosa serve scegliere l’intento che verrà affinato successivamente, e per far sì che la mente sia libera da pregiudizi è importante ricordare i princìpi sui quali è fondato il Reiki:

  • Per oggi non ti preoccupare
  • Per oggi non ti arrabbiare
  • Onora i tuoi genitori/maestri/anziani
  • Guadagna da vivere onestamente
  • Mostra gratitudine a tutti gli esseri viventi

Per rendere efficaci i valori, serve ripeterli per due volte al giorno e interiorizzarli. 

La vera difficoltà sta nel creare l’abitudine e nel restare focalizzati sull’oggi.

Medita, ripeti e fai tue le sensazioni che vivi, in un secondo momento potrai passare alla pratica vera e propria. 

Reiki: a cosa serve

La pratica olistica del Reiki permette al nostro corpo e alla nostra mente di essere sintonizzati e, di conseguenza, a rispondere agli stimoli del mondo che ci circonda. 

I benefici del Reiki sono vasti e spaziano dalla capacità di relazionarsi con gli altri all’incremento dell’autostima. 

  • Intenzione. il primo obiettivo che si realizza con la pratica è la capacità di raggiungere obiettivi, talvolta attraverso la visualizzazione e enfatizzando il trattamento sul chakra del cuore
  • Lasciar andare. Liberarsi da situazioni che causano condizionamento e dal passato, liberare la mente da ciò che ci fa male e sostituire le energie con strutture costruttive e destinare ad un futuro migliore.
  • Protezione. I trattamenti del benessere, soprattutto quando sono realizzati da operatori olistici permettono la creazione di una bolla energetica che protegge l’individuo e fa sì che si focalizzi esclusivamente sull’intento espresso.

L’obiettivo dell’operatore olisitico è quello di rendere il ricevente più consapevole delle proprie potenzialità.

Ognuno di noi è interconnesso e ha un ruolo ben preciso nel mondo, per realizzarlo serve darsi da fare e solo quando si è improntati verso un obiettivo lo si può raggiungere.

 Tutti possono praticare il Reiki, è uno degli strumenti che possediamo, seppur talvolta in maniera inconsapevole. 

L’unico requisito necessario per raggiungere l’equilibrio è praticare il trattamento olistico con un’intenzione chiara, precisa e mirata al benessere.

Reiki: come funziona

Il Reiki è una pratica energetica che interviene sui 7 chakra principali dell’essere umano.

Il termine chakra deriva dal sanscrito e significa ruota, circolo, disco solare. 

L’energia ki raggiunge e invade i vari punti e li riequilibra, l’armonia è fondamentale per realizzare l’intento che il ricevente sceglie di apportare durante la pratica. 

Utilizzando le mani, l’operatore olistico, incanala l’energia e passando sui vari chakra li libera e ripulisce, così da ridare serenità e armonia al ricevente. 

In altre parole, è attraverso le varie pratiche del Reiki che il ricevente si connette all’energia universale. 

Chi pratica Reiki e possiede il secondo livello e superiori può offrire il trattamento a terze persone anche a distanza attraverso l’utilizzo di determinati simboli. 

I simboli sono strumenti efficaci e fondamentali poiché incentivano l’operatore a restare sincronizzato sull’intenzione e amplificano la concentrazione durante la pratica. 

Così facendo si sviluppa una sorta di vortice energetico che ingloba il ricevente e ricrea l’armonia nei chakra, offrendo in cambio il benessere psicofisico e mentale.

 

A chi ti puoi rivolgere per una Sessione di Reiki?

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